Partita da Forlì, la dodicesima tappa (229 km totali) era nel mirino dei velocisti fin dall’inizio, tanto che le squadre non hanno voluto troppi fastidi e concesso inizialmente libertà solo a Marcato (UAE Emirates) e Firsanov (Gazprom). Dopo che il loro vantaggio ha raggiunto il minuto, Maestri è riuscito a “forzare” il blocco e raggiungerli. I tre hanno pedalato di comune accordo, raggiungendo un vantaggio massimo di 7’40”. Entrati nella provincia di Reggio Emilia, a 20 km dal traguardo, il gruppo ha accelerato. Maestri ha dunque provato la sortita solitaria, durata fino al cartello dei -6 km. Nella volata finale, vinta da Gaviria (Quick-Step) su Mareczko (Wilier) e Bennett (Bora-Hansgrohe), Enrico Barbin ha sfiorato la top ten piazzandosi 11°. Nessun cambiamento nella generale con Dumoulin (Sunweb) sempre maglia rosa.
“Volevo onorare la tappa di casa correndo come meglio mi riesce: lottando” ha spiegato Maestri. “Che tante squadre volessero la volata era risaputo, ma non si può mai sapere come finiscono le corse e bisogna sempre provarci, se hai gli stimoli giusti. Sono felicissimo per questa giornata, stanco ma più che soddisfatto”.
Domani il Giro d’Italia ripartirà ancora da Reggio Emilia per arrivare a Tortona dopo 167 km. Profilo altimetrico piattissimo e velocisti ancora tra i più indiziati per il successo.