Rolling Dreamers : Matteo Venzi si racconta

Pubblicato il 18-10-2016
5 giorni sui pedali, 1300 chilometri e 10.000 metri di dislivello per raggiungere, partendo da Firenze, Barcellona e partecipare alla gara di triathlon con l’amico e preparatore atletico Andrea Gelli. Matteo Venzi, triathleta toscano e ideatore di “Rolling Dreamers”, si racconta:

“L’esperienza è stata veramente fantastica, questo viaggio ci ha permesso di coniugare insieme le nostre grandi passioni, lo sport e il turismo, e di raccontarlo nel migliore dei modi grazie allo staff che avevamo con noi.  Il nostro desiderio era proprio questo, condividere con un gruppo di amici quest’avventura e di far “viaggiare” con noi tutte le persone che ci hanno seguito da casa.

E’ stata una settimana intensa che ci ha permesso di viaggiare in modo “diverso”, un turismo decisamente slow, requisito indispensabile per vivere fino in fondo il viaggio e i chilometri che ci separavano dalla meta.  Per me era un po’ una sfida perché non avevo mai fatto più di 150km in bici e l’idea di dover fare più di 200km al giorno per 5 giorni consecutivi un po’ mi intimoriva.

Per la riuscita di questo progetto il “Rolling Staff” ha giocato un ruolo fondamentale, a partire innanzitutto dal Dott. Andrea Zonza, biologo nutrizionista, che ci ha accompagnato in tutto il viaggio e che ci ha permesso di arrivare “freschi” alla gara di Barcellona. La cura dell’alimentazione e un’integrazione mirata giocano un ruolo fondamentale sia nella performance di un giorno sia nell’economia di un lungo viaggio come il nostro e questa settimana ne è stata la conferma.

Durante le tappe abbiamo quindi integrato la nostra alimentazione con vari prodotti: prima di ogni tappa una dose di proteine Whey in latte vegetale, compresse di Glutammina, Carnitina e BCAA… Oltre all’immancabile Pre Start Shot per avere quel pizzico di carica in più. Durante le tante ore di pedalata il nostro fabbisogno calorico veniva da barrette (nella fattispecie Nuts e Amino bar) e da Carbo Plus energia disciolto nella borraccia. Infine all’arrivo trovavamo sempre ad aspettarci una seconda dose di proteine Whey e R-pro per ottimizzare il recupero ed essere pronti alla tappa successiva.”