Giro d’Italia: il coraggio del #greenteam tra i fuochi d’artificio di Peschici

Pubblicato il 13-05-2017
L’ottava tappa del Giro d’Italia, da Molfetta a Peschici di 189 km, ha confermato tutte le aspettative di frazione che esplosiva. I 42 km/h di media della corsa la dicono lunga sulla battaglia che c’è andata in scena sulle strade della Puglia.

Dopo numerosi tentativi di allungo, un corposo gruppo con tredici corridori, poi diventati sedici, è riuscito ad evadere di forza dopo 55 km. Tra loro due uomini del #GrenTeam, Mirco Maestri e Vincenzo Albanese. Raggiunto un vantaggio massimo di 2’40”, il gap ha cominciato a scendere sotto la spinta del plotone. Ripresa la stragrande maggioranza dei fuggitivi, Maestri e Albanese compresi, solo Sanchez (Astana) ha insisto. Alle sue spalle sono fuoriusciti poco a poco altri dodici corridori. Raggiunto un vantaggio di 1’30”, dopo 120 km, Enrico Barbin e Nicola Boem si sono lanciati alla rincorsa completando il ricongiungimento pochi chilometri dopo.

Nei continui saliscendi che hanno portato a Peschici il gruppo dei battistrada si è poi ridotto a dieci unità, mentre il gruppo ha concesso un vantaggio massimo di poco superiore ai 4 minuti. A 30 km dal traguardo il primo colpo di sfortuna per il #GreenTeam, con Boem costretto a fermarsi per foratura. A pochi metri dal ricongiungimento, Visconti (Bahrain-Merida) ha aperto le ostilità. Alla sua ruota Sanchez, Conti (UAE Emirates), Izaguirre (Movistar) e Muhlberger (Bora-Hansgrohe). Mentre il gruppo inseguitore si lanciava nella rincorsa, ecco il secondo colpo di sfortuna con Barbin che scivola in curva (nessun seria conseguenza).

Negli ultimi 20 km il gruppo ha ridotto quasi interamente il gap, arrivando ad una manciata di secondi dai battistrada, mentre la vittoria se la sono giocata Conti (caduto all’ultima curva), Sanchez e Visconti e Izaguirre, il vincitore. Primo al traguardo della Bardiani-CSF è stato poi Boem, 75°. Jungels (Quick-Step) sempre leader, nonostante una scivolata nel finale.

In programma domani il secondo arrivo in salita con la Montenero di Bisaccia-Blockhaus di 149 km.