Yoga per sconfiggere la fame nervosa

Pubblicato il 20-11-2017
La fame nervosa è una falsa fame che nasce da un bisogno ben lontano dalla necessità di nutrirsi per avere energie. Dietro alla fame nervosa spesso si nasconde uno stato d'ansia, di stress, di tristezza, di rabbia, di vuoto, di noia, o di paura. Nella fame nervosa, il cibo sostituisce un'emozione, va ad appagare o colmare o a placare. Proprio per queste ragioni, gli studiosi del comportamento alimentare chiamano la fame nervosa “eating emozionale“.

Oltre ai rimedi puramente medico - scientifici, per tenere sotto controllo la fame nervosa viene in aiuto l'attività sportiva, decantata per i suoi innumerevoli benefici psico fisici, tra cui quello di riuscire ad incrementare i livelli di serotonina nel sangue, nota come “ormone del benessere'', e di ridurre la produzione di cortisolo, noto invece come “ormone dello stress''. In particolare, le discipline orientali e le tecniche di meditazione spesso vengono prese in considerazione per affrontare la fame nervosa, poiché l'obiettivo ultimo è quello di riportare un equilibrio psico fisico tale per cui la persona possa e riesca ascoltarsi quando vive situazioni positive ma soprattutto quando vive situazioni che possono destabilizzarlo, per poterle affrontare lucidamente e tranquillamente senza somatizzarle.

Lo Yoga Nidra è una tecnica di meditazione e di rilassamento di origine tantrica, adattata ai giorni nostri dal maestro indiano Swami Satyananda Saraswat. Dal sanscrito “nidra'' che significa sonno, lo Yoga Nidra è lo Yoga del sonno, un sonno cosciente in cui la mente in qualche modo è attiva. Questa tecnica è praticabile da chiunque ed è amata dagli inesperti perchè l'asana (la posizione) da mantenere durante la tecnica di meditazione e rilassamento è savasana.

Come si pratica lo Yoga Nidra?

  • Fase di preparazione: E' necessario scogliere le tensioni muscolari attraverso la pratica di qualche asana, come ad esempio il “Saluto al Sole'', in modo da scaldare il corpo e prepararsi allo stato di rilassamento.
  • Rilassamento: Si deve assumere la posizione di “Savasana'', ovvero la posizione del cadavere. Sdraiati comodamente su un tappettino, colonna vertebrale allineata, braccia lungo i fianchi con palmi delle mani rivolti verso l'alto, gambe unite e piedi abbandonati a se stessi/rilassati. Se necessario, è possibile coprirsi con una coperta per tenere il corpo al caldo durante la fase di meditazione. Il rilassamento inizia chiudendo gli occhi e ascoltando ciò che ci circonda, spostando pian piano l'attenzione dai rumori esterni al proprio respiro. Il respiro - inspirazione ed espirazione, è lento e profondo.
  • Sankalpa: ovvero ripetere dentro di se un mantra motivazionale, una frase che possa essere motore del proprio cambiamento. La frase va ripetuta mentalmente lentamente almeno 3 volte.
  • Pian piano, l'attenzione dal respiro passa alle parti del proprio corpo, risvegliandolo dolcemente partendo dalle dita del piede del lato destro, salendo fino alla testa e per finire con le dita del piede sinistro. Questo passaggio è necessario, è la presa di coscienza del proprio corpo.
  • Conclusione: Gradualmente si torna allo stato di veglia, si aprono gli occhi, e ci si siede in posizione di loto, salendo dal lato destro del corpo.

Inizialmente è necessario praticare lo Yoga Nidra con un maestro, la sua voce farà da guida durante tutte le varie fasi affinché la persona possa realmente abbandonarsi in uno stato di quiete, dove ci si spoglia dei pesi sia fisici sia mentali. Attraverso lo Yoga Nidra, si cerca la calma e la pace interiore, ma si stimola anche la concentrazione e la memoria. Solo con la pratica, si potrà svolgere questa tecnica di rilassamento e di mediazione a casa propria ogni qual volta si avvertirà il bisogno.