Supplementazione mirata per il nuoto

Pubblicato il 02-07-2019

Quando parliamo di nuoto, parliamo di uno sport molto duro e impegnativo che richiede anni e anni di allenamento per arrivare a piccoli miglioramenti del rendimento: si tratta di perfezionare al massimo la tecnica per ridurre l'attrito e per aumentare la capacità di produrre energia sia in modo aerobico che anaerobico.

Considerando soltanto le gare più brevi, dai 50 ai 400 metri, la potenza sviluppata è rilevantissima e proviene in larga parte da processi anaerobici, vie metaboliche che non utilizzano ossigeno e che possono essere sostenute per un periodo limitato di tempo che va dai 10 secondi quando il substrato sia la fosfocreatina, ai 90 secondi per la glicolisi che utilizza invece glucosio e glicogeno.

Le gare possono essere anche brevi, ma gli allenamenti che i nuotatori devono sostenere sono molto lunghi e determinano un dispendio energetico rilevante in cui gioca un ruolo determinante anche la produzione di energia attraverso processi aerobici che utilizzano sia carboidrati che grassi come substrato. Si calcola che il dispendio imputabile ad una sessione di allenamento sui tre kilometri possa essere intorno alle 1200 kcal, mentre una gara sui 400m con tempi intorno ai 4 minuti comporta una spesa di circa 150 kcal. Si stima che nuotatori adolescenti in allenamento attivo ed intenso abbiano una spesa energetica giornaliera di circa 5000 kcal per i maschi e di circa 3500 kcal per le femmine, una richiesta non sempre facile da affrontare, in particolar modo per le nuotatrici, che spesso presentano un'assunzione insufficiente di cibo.

Il nuoto e la sua spiccata tendenza ad “acidificare''.

La perfusione degli ioni idrogeno dalla fibra muscolare al torrente circolatorio, avviene con una velocità di circa 30 volte maggiore rispetto a quanto non sia per lo ione lattato, questo grazie alla loro minor dimensione. Nella riduzione del PH il ruolo della degradazione dei composti fosforici ad alta energia (PCr, ATD, ADP) è del 150% maggiore rispetto a quello del lattato.

In sostanza

  • Il rischio di avere significativo calo di prestazione per calo del PH sussiste solo in condizione di sforzo intenso (anaerobico lattacido)
  • Le strategie tamponanti vanno perseguite solo se ci si attende questo genere di esercizio
  • Unica (probabile) eccezione l'anziano: la prestazione viene difesa dal bicarbonato

Quali sostanze funzionano nel pre workout e nel recupero:

  • CARNOSINA (Rep Cruscher Pre-Wod)
  • ß ALANINA (Nitro - Pump)
  • CITRATO DI SODIO
  • BICARBONATO DI SODIO
  • GLUTAMMINA ( “ANR'' o Glutamax)

Nuoto agonistico: nutrizione

  • Apporto calorico elevato
  • Rispetto dei tempi di digestione
  • Identico approccio sui macro-nutrienti, ad altri sport
  • Durante allenamento: identico approccio ad altri sport con la medesima durata

Nuoto agonistico: supplementazione

  • Elettroliti (Mineral Plus)
  • Creatina
  • Recovery strategy ( ANR o Rep Cruscher Post-Wod)
  • Buffers ( Basico 5)