L’allenamento del triathleta age group

Pubblicato il 22-03-2016
Vi proponiamo una interessante intervista a Fabio D'Annunzio; allenatore di triathlon, di atletica leggera e preparatore atletico di molti atleti azzurri tra cui Andrea Secchiero (in foto). Fabio è anche esperto in idro riabilitazione.

- Molti atleti age group si approcciano al triathlon con entusiasmo. Spesso leggiamo però di allenamenti estenuanti, sveglie assurde con conseguente calo di motivazione ed infortuni. Tu che ne pensi?

- Purtroppo la grande motivazione e l'inesperienza portano a fare errori a volte anche gravi. In particolar modo gli amatori, non considerano nella pianificazione dell'allenamento diversi fattori fondamentali.
La progressione dei carichi, l'età anagrafica dell'atleta, il trascorso sportivo e la quotidianità.
Mi capita spesso di collaborare con atleti Age Group e la prima cosa che mi viene chiesta nella stesura di un programma è l'allenamento doppio o il bigiornaliero che si voglia. Le possibilità in media sono sempre le stesse ; un allenamento nelle prime ore della mattina, il secondo dopo la giornata lavorativa. Incrementare l'attività fisica, muscolare e metabolica in un atleta richiede molto tempo e gradualità assoluta. Il mio consiglio è sempre lo stesso: fare questo tipo di incremento durante un periodo di vacanza dove il recupero psicofisico e muscolare risulterà favorevole. Sconsiglio allenamenti doppi o combinati troppo intensi nel primo anno di attività agonistica. Lo stesso vale per atleti che arrivano all'attività dopo i 40 anni.
Inoltre prima di iniziare con degli allenamenti doppi bisogna ricalcolare il fabbisogno calorico e l'aspetto integrativo.

- Per preparare un triathlon serve fare 3 allenamenti al giorno?

- Per fare un triathlon fortunatamente non servono 3 allenamenti al giorno ,se così fosse nel decathlon dovremmo farne 10! Ovviamente la mia era solo una battuta, bisogna vedere il livello dell'atleta e la disciplina di provenienza. Per completare un triathlon sprint bastano anche 5/6 allenamenti a settimana, con 1 giorno di recupero. Che possono diventare 2 nelle settimane di scarico.

- Un ciclista che si approccia al triathlon, come dovrà allenarsi? Un runner? Un nuotatore?

- L'approccio ad una disciplina complicata come quella del triathlon, ovviamente dipende dallo sport di provenienza. Runner e ciclisti sono quelli più avvantaggiati dal punto di vista muscolare, i nuotatori dal punto di vista tecnico. Basti pensare che molti atleti di alto livello del passato, arrivavano tutti dal pentathlon moderno dove nuoto e corsa sono già compresi. Per le prime due categorie, il nuoto risulterà lo scoglio più complicato. Questo perché delle tre discipline è quella che richiede una grande tecnica, ottima coordinazione per guadagnare scorrevolezza e velocità. Rovescio della medaglia i nuotatori fanno sempre molta fatica ad adattarsi muscolarmente alla corsa e alla bici, sollecitando in modo eccessivo per il loro trascorso ginocchia e arco plantare. Per tutte e tre queste categorie vale la stessa regola : una buona progressione dei carichi eviterà sovraccarichi funzionali e di conseguenza e infortuni.

- Palestra e triathlon. Che ne pensi? Utile solo durante il periodo invernale o anche in stagione?

- La palestra è tra le metodologie di allenamento che negli ultimi anni ha rivoluzionato e migliorato le prestazioni degli atleti di endurance. Bisogna però pianificarla con un allenatore esperto in grado di calcolare i recuperi e la coordinazione con le altre discipline. Personalmente credo che si possa mantenere in maniera differente durante tutta la stagione l'utilizzo di sovraccarichi. Nella prima parte di stagione, quella che in gergo viene chiamata preparazione invernale, si possono inserire fino a 2 sedute settimanali, durante la parte preagonistica e agonistica sono sufficienti dei richiami di forza a bassa intensità settimanali.

- Quanto è importante il recupero assoluto e il recupero attivo durante la stagione?

- Il recupero come accennavo prima rimane l'allenamento fondamentale per l'atleta. Troppo spesso ci si dimentica che l'organismo e l'apparato muscolare non reagiscono e recuperano allo stesso modo.
Fondamentale una giornata di recupero settimanale al massimo due. Recupero che non riguarda solo la parte atletica ma anche quella mentale. Allo stesso modo reputo decisivo il recupero tra una stagione e l'altra. 10/15 giorni di recupero attivo sono sufficienti per rigenerare l'organismo dallo stress di una lunga stagione.
Un buon atleta deve mantenere sotto controllo il proprio stress fisico e mentale. Un piccolo metodo molto artigianale è quello di prendere le pulsazioni appena svegli ogni mattina, realizzando cosi una statistica.
Noterete che la vostra frequenza cardiaca mattutina media stagionale, sarà sempre molto simile.
Il giorno dopo un lavoro intenso le pulsazioni saranno più alte , ma se le pulsazioni rimangono alte per molti giorni vuol dire che state facendo fatica a recuperare. Potete in questo modo rallentare l'intensità evitando così l' overtraining.