Ipotensione e cause: la pressione bassa

Pubblicato il 20-07-2018
L'ipotensione è una condizione in cui la pressione del sangue è molto più bassa rispetto ai valori considerati normali: inferiore a 90 mmHg la massima, o diastolica, e inferiore a 60 mmHg la minima, o sistolica.

Questa diminuzione della pressione del sangue comporta ridotto afflusso di sangue al cervello, con conseguenti svenimenti e pericolo di cadute a terra.

Le cause di ipotensione possono essere:

  • Rimanere in piedi nella stessa posizione a lungo
  • Il caldo e la vasodilatazione
  • La disidratazione
  • Problemi associati a patologie tiroidee, uso di farmaci, fumo
  • Eccessivo consumo di alcool

Come prevenire:

  • Evitare l'alcool
  • Aumentare l'ingestione di acqua, almeno 2.5L nelle 24 ore e soprattutto nella prima ora dopo il risveglio
  • Bere acqua ad alto residuo fisso e soluzioni di elettroliti, in particolare magnesio, potassio, sodio, cloro
  • Aumentare l'apporto di sodio con l'alimentazione
  • Contrarre i polpacci quando si sta in piedi nella stessa posizione per molto tempo
  • Usare calze contenitive o compressori

Spesso gli svenimenti o l'annebbiamento della vista si hanno quando si passa velocemente dalla posizione distesa, o seduta, alla posizione eretta: il cervello è molto sensibile alla carenza di ossigeno.

Molto colpiti sono anche gli atleti; lo sport fa bene all'apparato cardiocircolatorio, arrivare a un battito cardiaco di 50-60 battiti al minuto è un bel traguardo ma pompare sangue contro gravità a questa velocità diventa difficile. Per gli atleti il problema dell'ipotensione posturale associata all'esercizio si ha soprattutto di notte, quando ci si alza dopo essere stati stesi a lungo.

Una delle maggiori cause è la disidratazione, questa causa diminuzione del volume di sangue circolante con conseguente abbassamento della pressione e ipotensione posturale.

Può accadere anche a fine gara, quando, tagliato il traguardo l'atleta si blocca di colpo: il sangue che fino a poco prima era pompato dalla parte bassa della gamba al resto del corpo, fermandosi di colpo, blocca il sistema che non si riesce ad adattare così repentinamente e di conseguenza si hanno i collassi subito dopo il traguardo. Per ovviare a ciò basta non fermarsi immediatamente ma rallentare e passeggiare per qualche minuto per dare tempo all'apparato cardiocircolatorio di adattarsi.