Allenarsi sui rulli interattivi

Pubblicato il 12-03-2020
Fino a poco tempo fa i rulli venivano “demonizzati” in quanto noiosi e incapaci di riprodurre una pedalata reale e proficua per l’allenamento. Ora tutto è cambiato, i prodotti si sono evoluti e la

pedalata su questi nuovi smart trainers è davvero identica a quella su strada. Tanti lavori specifici, soprattutto quelli ad alta intensità come gli intermittenti, sono molto più facili e redditizi sui nuovi rulli rispetto alla strada ( dove ci sono tante variabili come pendenza della salita, condizioni della strada, semafori etc..). Un ulteriore punto a favore per l’allenamento indoor sono le nuove piattaforme virtuali che rendono l’allenamento meno noioso e permettono l’interazione con altri ciclisti a distanza.
Uno dei software più conosciuti è sicuramente Zwift che ha segnato una svolta epocale in tal senso. Rimanendo a casa possiamo metterci in contatto con altri amici, effettuando uscite virtuali molto realistiche e soprattutto allenanti. Oltre ai classici lavori e ripetute che siamo soliti fare, in base ai valori ricavati dal test di valutazione e ai nostri obiettivi, il software propone degli allenamenti guidati ad-hoc variando elettronicamente la resistenza sul rullo. Questa tipologia di allenamento è molto proficua sia per l’agonista che per l’amatore : molto meglio 1h fatta bene sul rullo interattivo ( magari in compagnia virtuale di altri amici) che saltare completamente l’allenamento.
In ultima analisi ricordiamoci un paio di accorgimenti:
– sui rulli si suda molto di più, quindi oltre all’idratazione è importante non superare i 90’ di workout totale. Il volume (ore) di lavoro sui rulli – qualora vogliate mantenere un planning di allenamento simile a quello outdoor-  va spezzettato : molto meglio due sedute da 1h 30 (una la mattina e una la sera) che 3 h di fila (sempre se riuscite a farle).
– lavorare su ripetute più corte e mirate : se abbiamo in programma ad esempio 20 minuti al medio, molto meglio suddividere il lavoro in 2 frazioni da 10 minuti intervallate da un breve recupero.

(Nella foto – Marta Cavalli , Valcar- Travel & Service)

 

A cura di: Dott. Marco Ponta