Allenamento a digiuno per dimagrire: vero o falso?

Pubblicato il 03-08-2017
L'allenamento a digiuno è un argomento che ciclicamente diventa focus di discussione tra gli sportivi. Da anni medici e professionisti di settore stanno portando avanti studi ed esperimenti per capire se l'allenamento a digiuno contribuisce o meno al dimagrimento, e come il corpo reagisce nel medio e lungo termine.

Le domande più frequenti sull'allenamento a digiuno sono: E' un efficace brucia grassi? Riesce ad incrementare/attivare il metabolismo?

Prima di arrivare alle risposte finali, occorre capire che il corpo umano è come una macchina, per avviarsi, funzionare e rimanere attiva nel tempo necessita di carburante. I carburanti per il corpo umano sono: gli zuccheri, ovvero il glucosio, gli amminoacidi, e i grassi. Il glucosio è il miglior carburante a disposizione, immagazzinato sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel fegato (glicogeno epatico che viene liberato nel flusso sanguigno quando il corpo è in deficit di glucosio). Quando le riserve di glucosio sono depletate, il corpo inizia a bruciare grassi.

Quando si decide di svolgere un allenamento aerobico prima della colazione, è perchè si è consapevoli che dopo 7-8 ore di sonno le riserve di glucosio sono basse, per cui, durante lo sforzo fisico verrà attivato il catabolismo dei grassi per avere energia. Attivando il catabolismo dei grassi, l'obiettivo è quello di ridurre la percentuale di massa grassa, quindi di dimagrire. Ciò che non si valuta in questa manovra è che il corpo è una macchina perfetta, davanti ad uno stress che porta squilibrio risponde sempre cercando un nuovo equilibrio, ciò significa che se i glucidi non sono attivati al mattino, questi verranno bruciati durante il giorno, dopo i pasti principali, mentre il catabolismo dei grassi resterà pressoché fermo. Quando l'allenamento a digiuno viene svolto come prassi, considerando la ricerca di un nuovo equilibrio da parte del corpo umano nell'attivazione delle varie fonti energetiche, il dimagrimento potrebbe solo dipendere dalle effettive entrate e uscite caloriche.

L'allenamento a digiuno in linea generale non è ne giusto ne sbagliato, la sua efficacia dipende dal soggetto e dalla tipologia dell'allenamento svolto.

Un allenamento a digiuno può portare dei benefici in termini di “dimagrimento'' se:

  • Viene alternato ad un allenamento “tradizionale'', in modo che lo stress prodotto sia un valido strumento per attivare i vari catabolismi energetici.
  • L'allenamento aerobico a digiuno non vada oltre ai 30/40 minuti, poiché essendo svolto in una fase di deficit glucidica, oltre al catabolismo dei grassi potrebbe venire attivato il catabolismo aminoacidico, e questo comporterebbe nel medio-lungo tempo una riduzione non solo di massa grassa ma anche di massa magra.
  • Non viene svolto lavoro di potenziamento muscolare, in cui verrebbe attivato il catabolismo aminoacidico, con risultati nefasti sulla muscolatura, che si troverebbe ad usare come principale carburante il suo mattone di costruzione.
  • Viene seguita una dieta che comporti un corretto apporto di macro e micro nutrienti, anche in vista dei vari allenamenti e dei momenti della giornata in cui li si svolgono.