Ritrovare la calma: Yoga Antistress

Pubblicato il 14-04-2017
Come avevamo spiegato in un precedente articolo (Yoga: le asana per ridurre lo stress), i ritmi serranti della vita moderna e la tecnologia onnipresente possono portare diverse persone a soffrire di stress fisico e mentale, spesso latente, altre volte conclamato.

Anche l'arrivo della bella stagione può causare irritabilità, ansia, stress, inappetenza, insonnia. Tutto ciò va ad incidere negativamente non solo sullo stato psicofisico, ma anche sulla performance sportiva.

Per chi volesse affrontare un eventuale stato di ansia, stress, fatica naturalmente, in aiuto arriva lo Yoga. Di seguito verrà proposta una sequenza di 8 asana (posizioni) da poter svolgere sia al mattino sia alla sera. Il consiglio è sempre quello di praticare lo Yoga in un ambiente tranquillo, lontano da rumori e distrazioni di ogni genere, a luce naturale e lontano da correnti; di mantenere la posizione per un minimo di 5 respiri, che devono essere lenti e controllati in inspirazione e in espirazione.

  1. Sukhasana. Questa posizione è volta ad alleviare la stanchezza psicofisica in generale. Sedere a loto con la schiena bene allungata ed eretta, colonna vertebrale, collo e testa devono essere allineati; le spalle aperte e rilassate. Le mani possono trovarsi: sopra le ginocchia con palmo verso il basso o verso l'altro, o in mudra.
  2. Anajali Mudra. Questa posizione è volta a condurre la mente verso l'equilibrio. Sedere a loto, unire i palmi delle mani al centro del petto e portare i pollici verso il cuore. Premere i palmi con la stessa forza e chinare leggermente la testa.
  3. Balasana. Questa posizione rilassa la mente, riduce la nevrosi e la fatica. In ginocchio, gambe leggermente divaricate (quanto la larghezza del bacino), piedi uniti. All'espiro piegarsi in avanti, inspirando portare gradualmente le braccia dietro la schiena con i palmi rivolti verso l'alto. Il mento si appoggia al suolo, l'addome si sgonfia, e la schiena si rilassa completamente.
  4. Bitilasana. Questa posizione calma i nervi e riequilibra le emozioni. A carponi, le mani devono trovarsi alla stessa altezza delle spalle, le ginocchia divaricate quanto la larghezza delle anche. La testa deve essere in posizione neutra ed il peso del corpo esattamente distribuito a metà tra le gambe e le braccia. All'inspirazione, inarcare la schiena portandola verso il basso, alzando il busto e il mento. All'espirazione, raddrizzare prima la schiena, poi sollevare gradualmente la parte centrale del busto, come per creare una gobba, e in contemporanea portare il mento verso l'ombelico, piegando il collo.
  5. Uttana Shishosana. Questa posizione aiuta a ridurre lo stress cronico e l'insonnia. A carponi, distendere le braccia in avanti, i palmi delel amni si ancorano al suole, le dita sono ben aperte. Piegare le punte dei piedi e scivolare con il bacino sui talloni. Successivamente appoggiare la fronte al suolo, abbassare e chiudere le scapole.
  6. Pashimottanasana. Questa posizione aiuta a guidare la mente distratta. Posizione già approfondita nel precedente articolo.
  7. Janu Sirsasana. Questa posizione calma la mente, allieva gli stati di depressione, fatica e insonnia. E' possibile svolgere l'asana, posizionando un cuscino o un telo sotto i glutei, in modo da averli alla stessa altezza. Espirando, flettere il ginocchio destro e portare il tallone verso l'inguine, la pianta del piede deve toccare l'interno coscia; il ginocchio destro dovrebbe sfiorare il suolo. Inspirando, allungare la colonna vertebrale, ruotare in semi torsione a sinistra, scendere con il busto, portando il cuore verso il ginocchio sinistro. Se si riesce, portare le mani sulla caviglia, o afferrare il piede con entrambi le mani. In allungamento, i gomiti si piegano e si aprono verso l'esterno. Ripetere la posizione sull'altro lato.
  8. Savasana. Questa posizione è un'asana di totale relax, un modo per prendersi del tempo, abbandonando il corpo al suolo, escludendo suoni ed emozioni. Posizione già approfondita nel precedente articolo.

Ogni asana può essere mantenuta per un minimo di 5 respiri fino a “X'' minuti, l'importante è che risulti essere una posizione confortevole e che consenta il completo abbandono dei sensi.